PZN | IT034741037 |
Производитель | Eg Spa |
Форма | Сироп |
Ёмкость | 0 |
Рецепт | нет |
7.50 €
|
Espettoranti, escluse le associazioni con antitosse.
Ambroxolo cloridrato.
Idrossietilcellulosa; sorbitolo soluzione 70%; glicerolo; acido benzoico; aroma amarena; propilenglicole; acido tartarico; acqua depurata.
Trattamento delle turbe della secrezione nelle affezioni broncopolmonari acute e croniche.
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; gravi alterazioni epatiche e/o renali; bambini di eta' inferiore ai 2 anni; rare patologie ereditarie che possono essere incompatibili con uno degli eccipienti del prodotto.
Si consigliano i seguenti dosaggi salvo diversa prescrizione medica. Adulti: 10 ml (30 mg) 3 volte al giorno. Bambini oltre i 5 anni: 5 ml (15 mg) 3 volte al giorno. Bambini da 2 a 5 anni: 2,5 ml (7,5 mg) 3 volte al giorno. Si consiglia di assumere lo sciroppo dopo i pasti. Non usare ambroxolo per trattamenti protratti.
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione.
Il farmaco contiene: sorbitolo; glicerolo; puo' causare mal di testa, disturbi gastrici e diarrea. L'ambroxolo deve essere somministrato concautela nei pazienti affetti da ulcera peptica. In pochissimi casi, c ontemporaneamente alla somministrazione di espettoranti quali l'ambroxolo cloridrato, sono state osservate gravi lesioni della cute quali sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (NET). La maggior parte di queste potrebbe essere spiegata dalla gravita' di malattie sottostanti o da altri farmaci concomitanti. Inoltre nella fase iniziale della sindrome di Stevens-Johnson o della necrolisi epidermica tossica (NET), i pazienti potrebbero inizialmente avvertire dei sintominon specifici simili a quelli dell'influenza, come per esempio febbre , indolenzimento, rinite, tosse e mal di gola. A causa di questi sintomi influenzali fuorvianti e' possibile che venga intrapreso un trattamento sintomatico con una terapia per la tosse e il raffreddore. Se si verificano nuove lesioni della cute o delle mucose consultare il medico immediatamente ed interrompere precauzionalmente il trattamento con ambroxolo cloridrato. In caso di insufficienza renale lieve o moderata, il farmaco puo' essere usato solo dopo aver consultato il medico. Come nel caso di qualsiasi farmaco soggetto a metabolismo epatico e successiva eliminazione renale, e' prevedibile l'accumulo dei metaboliti di ambroxolo nel fegato in presenza di grave insufficienza renale. I mucolitici possono indurre ostruzione bronchiale nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni. Infatti la capacita' di drenaggio del muco bronchiale e' limitata in questa fascia d'eta', a causa delle caratteristiche fisiologiche delle vie respiratorie. Essi non devono quindi essere usati nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni.
A seguito della somministrazione di ambroxolo le concentrazioni di antibiotici (amoxicillina, cefuroxima, eritromicina) nelle secrezioni broncopolmonari e nella saliva risultano incrementate. Non e' stata riportata nessuna interazione sfavorevole con altri farmaci clinicamente rilevante.
Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni anafilattiche, inclusi shock anafilattico, angioedema, prurito e altre reazioni da ipersensibilita'. Patologie del sistema nervoso. Comune: disgeusia (ad es.alterazioni del senso del gusto); raro: cefalea. Patologie respirator ie, toraciche e mediastiniche. Comune: ipoestesia del cavo orale e della faringe; raro: rinorrea; non nota: ostruzione bronchiale. Patologiegastrointestinali. Comune: nausea; Non comune: vomito, diarrea, dispe psia e dolori addominali, secchezza delle fauci; raro: pirosi, stipsi;non nota: gola secca. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo . Raro: eruzioni cutanee, orticaria, dermatite da contatto. Patologie renali e urinarie. Raro: disuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: stanchezza.
L'ambroxolo cloridrato attraversa la barriera placentare. Gli studi suanimali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanz a, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale. Nonostante gli studi preclinici e la vasta esperienza clinica non abbiano evidenziato alcun effetto dannoso dopo la 28a settimana di gestazione, si consiglia di adottare le normali precauzioni sull'assunzione di farmaciin gravidanza. Specialmente durante il primo trimestre non e' consigl iata l'assunzione di farmaco. E' necessario essere prudenti nel prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza. In gravidanza i farmaci devono essere prescritti solo se il beneficio atteso per la madre e' considerato maggiore del rischio per il feto. Tutti i farmaci dovrebbero essere evitati, se possibile, durante il primo trimestre di gravidanza. L'ambroxolo cloridrato e' escreto nel latte materno. Sebbenenon siano previsti effetti indesiderati sui bambini allattati al seno , l'uso del medicinale non e' raccomandato nelle madri che allattano.
Espettoranti, escluse le associazioni con antitosse.
Ambroxolo cloridrato.
Idrossietilcellulosa; sorbitolo soluzione 70%; glicerolo; acido benzoico; aroma amarena; propilenglicole; acido tartarico; acqua depurata.
Trattamento delle turbe della secrezione nelle affezioni broncopolmonari acute e croniche.
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; gravi alterazioni epatiche e/o renali; bambini di eta' inferiore ai 2 anni; rare patologie ereditarie che possono essere incompatibili con uno degli eccipienti del prodotto.
Si consigliano i seguenti dosaggi salvo diversa prescrizione medica. Adulti: 10 ml (30 mg) 3 volte al giorno. Bambini oltre i 5 anni: 5 ml (15 mg) 3 volte al giorno. Bambini da 2 a 5 anni: 2,5 ml (7,5 mg) 3 volte al giorno. Si consiglia di assumere lo sciroppo dopo i pasti. Non usare ambroxolo per trattamenti protratti.
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione.
Il farmaco contiene: sorbitolo; glicerolo; puo' causare mal di testa, disturbi gastrici e diarrea. L'ambroxolo deve essere somministrato concautela nei pazienti affetti da ulcera peptica. In pochissimi casi, c ontemporaneamente alla somministrazione di espettoranti quali l'ambroxolo cloridrato, sono state osservate gravi lesioni della cute quali sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (NET). La maggior parte di queste potrebbe essere spiegata dalla gravita' di malattie sottostanti o da altri farmaci concomitanti. Inoltre nella fase iniziale della sindrome di Stevens-Johnson o della necrolisi epidermica tossica (NET), i pazienti potrebbero inizialmente avvertire dei sintominon specifici simili a quelli dell'influenza, come per esempio febbre , indolenzimento, rinite, tosse e mal di gola. A causa di questi sintomi influenzali fuorvianti e' possibile che venga intrapreso un trattamento sintomatico con una terapia per la tosse e il raffreddore. Se si verificano nuove lesioni della cute o delle mucose consultare il medico immediatamente ed interrompere precauzionalmente il trattamento con ambroxolo cloridrato. In caso di insufficienza renale lieve o moderata, il farmaco puo' essere usato solo dopo aver consultato il medico. Come nel caso di qualsiasi farmaco soggetto a metabolismo epatico e successiva eliminazione renale, e' prevedibile l'accumulo dei metaboliti di ambroxolo nel fegato in presenza di grave insufficienza renale. I mucolitici possono indurre ostruzione bronchiale nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni. Infatti la capacita' di drenaggio del muco bronchiale e' limitata in questa fascia d'eta', a causa delle caratteristiche fisiologiche delle vie respiratorie. Essi non devono quindi essere usati nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni.
A seguito della somministrazione di ambroxolo le concentrazioni di antibiotici (amoxicillina, cefuroxima, eritromicina) nelle secrezioni broncopolmonari e nella saliva risultano incrementate. Non e' stata riportata nessuna interazione sfavorevole con altri farmaci clinicamente rilevante.
Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni anafilattiche, inclusi shock anafilattico, angioedema, prurito e altre reazioni da ipersensibilita'. Patologie del sistema nervoso. Comune: disgeusia (ad es.alterazioni del senso del gusto); raro: cefalea. Patologie respirator ie, toraciche e mediastiniche. Comune: ipoestesia del cavo orale e della faringe; raro: rinorrea; non nota: ostruzione bronchiale. Patologiegastrointestinali. Comune: nausea; Non comune: vomito, diarrea, dispe psia e dolori addominali, secchezza delle fauci; raro: pirosi, stipsi;non nota: gola secca. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo . Raro: eruzioni cutanee, orticaria, dermatite da contatto. Patologie renali e urinarie. Raro: disuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: stanchezza.
L'ambroxolo cloridrato attraversa la barriera placentare. Gli studi suanimali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanz a, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale. Nonostante gli studi preclinici e la vasta esperienza clinica non abbiano evidenziato alcun effetto dannoso dopo la 28a settimana di gestazione, si consiglia di adottare le normali precauzioni sull'assunzione di farmaciin gravidanza. Specialmente durante il primo trimestre non e' consigl iata l'assunzione di farmaco. E' necessario essere prudenti nel prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza. In gravidanza i farmaci devono essere prescritti solo se il beneficio atteso per la madre e' considerato maggiore del rischio per il feto. Tutti i farmaci dovrebbero essere evitati, se possibile, durante il primo trimestre di gravidanza. L'ambroxolo cloridrato e' escreto nel latte materno. Sebbenenon siano previsti effetti indesiderati sui bambini allattati al seno , l'uso del medicinale non e' raccomandato nelle madri che allattano.